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Progetti

NUOVA SEDE DELL’ASSESSORATO REGIONALE AGRICOLTURA FORESTE E RISORSE NATURALI – SAINT-CHRISTOPHE (AO)

Committente: Regione Autonoma Valle d’Aosta
Servizi resi: Preliminare, definitivo, esecutivo e D.L.
Importo lavori: € 6.335.921.00
Data intervento: 1997-2001 (opera realizzata)
Superficie coperta: 5.000 m2

La dislocazione, all’interno del primo corpo dello stabile è stata la seguente:
- Piano interrato 1600 m2 (autorimessa e 264 m2 adibiti a sala riunioni)
- Piano terreno 1.575 m2 (laboratori ed uffici)
Piano primo 1.575 m2 (servizi agrari ed affari generali)
La dislocazione, all’interno del secondo corpo dello stabile è stata la seguente:
- Piano primo 600 m2 (uffici)

L’immobile oggetto dei lavori di sistemazione e adeguamento si trova nel Comune di Saint-Christophe posto negli immediati sobborghi a est della città di Aosta in un area la cui destinazione urbanistica è riferita alle zone D “industriale commerciale
artigianale”
Nella fattispecie gli interventi proposti riguardavano il completamento di uno dei due corpi gemelli costituenti l’edificio denominato “le Torri” (primo lotto) e il riadattamento di uffici direzionali posti nel secondo corpo situati al piano primo (secondo lotto) .
La struttura dell’edificio, che era stata pertanto concepita per un utilizzo misto commerciale-artigianale, ha influenzato le scelte
progettuali operate nell’ambito del recupero ad uso pubblico della palazzina di proprietà regionale.
La progettazione si è basata sui seguenti principi fondamentali:
- la necessità di soddisfare gli standard edilizi ed impiantistici legati al corretto funzionamento dei servizi interessati. A tale proposito si è dovuto adattare la situazione esistente (che presenta alcuni aspetti limitativi di tipo edilizio quali la maglia strutturale predefinita, la scansione fissa dei serramenti di facciata ecc..) alle prestazioni richieste.
- la ricerca di rendere gradevoli dal punto di vista estetico ed architettonico gli spazi interni, conferendo agli stessi dignità e importanza propri di un luogo deputato ad accogliere attività pubbliche. Ciò è stato reso progettualmente attraverso la scelta di
idonei materiali e la distribuzione dei locali che privilegia la semplicità dello schema planimetrico.

PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI 189 ALLOGGI A CANONE SOCIALE, MODERATO E CONVENZIONATO – Garbagnate Milanese (MI)

Committente: SILE Costruzioni SrL
Servizi resi: definitivo, esecutivo, D.L. e Coordinamento sicurezza
Importo lavori: € 20.500.000,00
Data intervento: inizio lavori comparto A: 14/12/2011
                       fine lavori comparto A: 14/12/2013
                       inizio lavori comparto B: 09/07/2012
                       fine lavori comparto B: 09/07/2014
Volume intervento: 32.000 m3
Slp complessiva di 11.000,00 m2

L’intervento si situa nel Comune di Garbagnate Milanese, il lotto di
progetto é intercluso a nord dal Canale Villoresi, a est e a sud dalla Via Mazzini. Ad ovest il lotto confina con un’area agricola prospiciente al Comune di Rese.

L’area rappresenta la frazione di un vasto terreno agricolo che si
sviluppa tra il canale Villoresi e la frazione comunale di Santa Maria Rossa, in prossimità della Strada Provinciale 233, ex Varesina. L’opera è suddivisa in due comparti (A e B) distinti al fine di velocizzare la realizzazione pratica dell’intervento.

Trattasi della realizzazione costruttiva di n. 189 alloggi a canone sociale, moderato e convenzionato, completa di garage interrato di
circa 200 posti auto e delle relative urbanizzazioni.
Il progetto prevede lo sviluppo di un mix integrato di residenze (sociale e convenzionata), verde e spazi pubblici, secondo quanto indicato dalle
NTA del C.I.S.E.S.
Il PRG vigente subordina la realizzazione di residenza all’approvazione di un Progetto Esecutivo (PE11) di cui il masterplan traccia le linee
strategiche.
L’intervento abitativo si struttura su quattro spazi “corti/strade”, con orientamento nord-sud, che partono dal Villoresi.
Su questi spazi dalla natura sospesa tra città e campagna, a metà tra la strada urbana e la corte rurale, si allineano una serie di costruzioni
basate sul principio di varietà.
Diverse per tipi edilizi, per articolazioni volumetriche, per altezza, per materiali, progettate da architetti diversi, opportunamente coordinati,
con lo scopo di conferire quella naturalezza che hanno i luoghi costruiti con il tempo.
La varietà evita la piattezza e l’alienazione che anche un intervento ben progettato ma vasto ed omogeneo può generare.
L’elemento naturale è lo sfondo e protagonista dell’intervento.
Il verde compatto, essenzialmente pensato come bosco, interposto tra le corti stabilisce la continuità tra l’intervento ed il paesaggio, radica
l’architettura nel luogo.
L’obiettivo è di raggiungere delle importanti qualità del vivere urbano in un contesto naturale.
Non c’è prevalenza tra città e campagna ma dialettica tra le due componenti.

                                                     

AMPLIAMENTO PARCO COMMERCIALE – Rescaldina (MI)

Committente: SILE Costruzioni SrL
Servizi resi: definitivo, esecutivo, D.L. e
Coordinamento sicurezza
Importo lavori: € 12.672.460,88
Data intervento: 2009-2012 (opera realizzata)
Area intervento: 31.000 m2
Slp complessiva di 10.150,00 m2
Autorimessa interrata 5.050 m2
Superficie edificata: 15.200 m2
Opere di urbanizzazione

L'area di intervento, è situata nel Comune di Rescaldina (MI), a 12 km circa di Milano.
Si tratta di quattro lotti facenti parte del Piano Attuativo n. 16 adottato con deliberazione della Giunta Comunale n.7 del 21.01.2009 e approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 45 del
11.03.2009, destinati a insediamenti commerciali.

Comunale in vigore come zona D3 e denominato “PL 16”, prevedeva la suddivisione dell’intero comparto in quattro aree edificabili per una SLP complessiva di 10.150 m2.
Il piano contemplava inoltre la realizzazione di una strada interna al comparto e la formazione di aree a parcheggio a servizio delle quattro aree, nonché la dotazione delle relative infrastrutture tecnologiche.
L'area si trova in una zona periferica, collegata con il centro attraverso una strada ad alto scorrimento, la strada provinciale Saronnese.
L'area risulta così delimitata: a nord dalla strada provinciale Saronnese, a sud da Via Marco Polo, a ovest da Via Pisacane, a est da lotti già edificati.
La costruenda area commerciale completerà una zona già edificata adiacente a un polo multifunzionale con numerosi insediamenti già operativi e il più famoso di tutti è il Centro Auchan, al punto tale che il casello autostradale prende il nome “Rescaldina Auchan”.
 
Il progetto prevede la realizzazione dei seguenti corpi di fabbrica:
n° 3 edifici a un piano fuori terra a destinazione commerciale (capannoni industriali), identificati come area 1/3 e 4
n° 1 edificio a 3 piani fuori terra a destinazione uffici, identificato come area 2
n° 1 parcheggio interrato (due livelli interrati) a servizio delle aree commerciali e sottostante l’area 2, capienza 168 posti auto
n° 3 cabine Enel, oltre alle dorsali di alimentazione Italgas e di scarico Amiacque, per i servizi primari (energia, combustibile, acqua e fogna) gli spazi a servizio delle strutture commerciali quali parcheggi a livello strada, aree verdi, svincoli di accesso alle aree
Le aree sopra indicate presentano i seguenti dati dimensionali:
area 1 – superficie 1.920 m2 / altezza 6,50 m
area 2 – superficie 900 m2 / altezza 10,00 m
area 3 – superficie 3.620 m2 / altezza 6,70 m
area 4 – superficie 2.700 m2 / altezza 6,85 m
parcheggio interrato – superficie 5.050 m2 / posti auto 165 (78 +87)..
 
                                          
IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA 800kW DA REALIZZARSI SUL RACCORDO AUTOSTRADALE DEL TUNNEL DEL GRAN SAN BERNARDO T2
Committente: SITRASB SpA
Servizi resi: Preliminare
Importo lavori: € 3.500.000,00
Data intervento: 2011 (opera da realizzare)

 
Il presente preliminare riguarda l’individuazione della soluzione più idonea per la realizzazione dell’obiettivo societario che è principalmente quello di produrre energia elettrica da fonti non inquinanti e rinnovabili in grado di limitare i costi di gestione, tra cui un elemento considerevole, è costituito dall’energia elettrica.
In seguito a diverse visite sul territorio in cui è ubicato il raccordo autostradale di accesso al traforo che collega l’Italia con la Svizzera, sono stati individuati i siti ottimali per conformazione geografica e per ubicazione, per la posa dei pannelli fotovoltaici.
Nello specifico è stata inizialmente valutata la possibilità di posizionare i pannelli fotovoltaici direttamente sulla parte superiore del “solaio” del raccordo autostradale coperto ed impermeabilizzato. Ovviamente questa possibilità avrebbe creato difficoltà per il fissaggio dei pannelli e per l’aspetto manutentivo dell’opera, pur garantendo condizioni di continuità di posa, con un impatto più elevato rispetto alla soluzione proposta.
Per contro, la soluzione proposta prevede l’integrazione dei moduli fotovoltaici con vetro opaco, nella struttura architettonica del manufatto edile, diventandone parte integrante in quanto non ne modificano la sagoma (ovvero nelle finestrature tra un pilastro e l’altro), riducendo così al minimo l’impatto ambientale.

IMPIANTO DI INNEVAMENTO E ILLUMINAZIONE PISTA DA SCI AGONISTICA LEO DAVID – GRESSONEY-SAINT-JEAN (AO)

Committente: Regione Autonoma Valle d’Aosta
Servizi resi: Definitivo, esecutivo, D.L. e
Coordinamento sicurezza
Importo lavori: € 4.918.000,00
Data intervento: 2003-2010 (opera realizzata)

SUPERFICIE DA INNEVARE
L’area da innevare ai fini dello svolgimento della gara di slalom speciale presenta una superficie complessiva di 53.000 m2.
Tenuto conto della notevole pendenza del tracciato della pista di discesa e del fatto che occorre garantire l’effettuazione di una gara internazionale ed in particolare di Coppa del Mondo, è risultato necessario prevedere uno spessore della neve compatta almeno di 30 cm, soprattutto in corrispondenza dei muri dove l’azione degli atleti ha maggiore intensità. Tenuto conto della superficie da innevare (52.800 m2) e dello spessore della neve richiesta (30 cm) risulta un volume di neve da produrre pari a 15.840 m3.

PORTATA D'ACQUA NECESSARIA PER L'INNEVAMENTO
Per l’innevamento del tracciato di gara, considerando un tempo di 50 ore per l'innevamento delle piste di discesa, è richiesta una portata d'acqua necessaria pari a 132 m3/ora, ciò ha comportato la realizzazione di un nuovo pozzo di captazione.
TEMPO DI INNEVAMENTO
Al fine di garantire l'effettuazione di competizioni sportive di carattere internazionale del tipo gare di Coppa del Mondo si é pertanto ritenuto assolutamente necessario prevedere un tempo di innevamento di 50 ore consecutive, il che comporta un maggiore afflusso d'acqua nel serbatoio oppure, in alternativa, un serbatoio di capacità maggiore.
Per ragioni di economia é stato considerato di aumentare l'afflusso d'acqua da prelevare dal torrente, prevedendo due pozzi (uno é già esistente) con pompe sommerse della portata di 20 litri/sec per ogni pozzo e mantenendo invariata la capacità del serbatoio. Le postazioni di innevamento riservate al tratto di gara sono 27, delle quali 12 ubicate sulla linea sinistra e 15 sulla linea destra.
ALIMENTAZIONI ELETTRICHE
L’impianto in oggetto necessita di due forniture in media tensione. La parte bassa della pista di discesa è alimentata dalla nuova cabina elettrica in progetto mentre la parte alta è alimentata dalla cabina elettrica esistente adeguatamente potenziata e modificata. Tale soluzione permette di suddividere il tracciato in due tratte fra loro omogenee.
Nel locale utente della cabina a valle sono installati:
n° 1 quadro di MT con un trasformatore da 1.000kVA
n° 1 quadro di BT, di cui le utenze principali sono:
- locale pompaggio circa 550kW
- pista L. David - cannoni di destra circa 190kW
- pista L. David - cannoni di sinistra circa 130kW
- pista Sonne – circa 130kW
- illuminazione circa 350 kW
- alimentazione UPS circa 80 kVA
- n° 3 regolatori di flusso
            Nel locale utente della cabina a monte sono installati:
n° 1 quadro di MT con un trasformatore da 630KVA
n° 1 quadro di BT, tra cui le utenze principali sono:
- locale pompaggio esistente circa 170 KW
- cannoni di destra circa 160 KW
- cannoni di sinistra circa 120 KW
- illuminazione circa 300 KW
- alimentazione UPS circa 50 kVA
- n° 2 regolatori di flusso
SOSTEGNI CORPI ILLUMINANTI
Le torrifaro di altezza 20 m sono dotate di 5 proiettori da 2000 W a ioduri metallici alimentati da rete generale e un proiettore da 1000 W alimentato da UPS. Le torrifaro da 25 m installate nella zona arrivo sono dotate da 10 proiettori da 2000 W a ioduri metallici alimentati da rete generale e 2 proiettori da 1000 W alimentato da UPS. Tutta l’illuminazione e parzializzabile e regolabile tramite regolatori di flusso.
Alla loro sommità, le torri faro sono dotate di appositi apparecchi di segnalazione ostacoli per l’individuazione del sostegno da parte di eventuali elicotteri che volano in zona.

ADEGUAMENTO ELETTRICO AT/MT DELLO STABILIMENTO “VERRES SPA” DI PROPRIETÀ IPZS NEL COMUNE DI VERRÈS – (AO)

  Committente: IPZS – Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato
Servizi resi: Preliminare, definitivo, esecutivo, D.L. e Coordinamento sicurezza
Importo lavori: € 1.300.000,00
Data intervento: 2012 (opera da realizzare)

Le principali esigenze contenute nelle linee guida di gara appaiono legate alla necessità relativa all’adeguamento dell’impianto elettrico AT/MT.
Nel complesso, gli interventi da effettuare sono identificabili nelle seguenti macrovoci:
- sostituzione del trasformatore AT/MT (132kV/5kV) di potenza 16MVA, con una nuova macchina elettrica statica di potenza inferiore (6MVA) ritenuta sufficiente per le utenze attualmente presenti nello stabilimento; l’obiettivo primario di tale intervento è la riduzione dei costi energetici e, di riflesso, avere la disponibilità di un trasformatore di riserva;
- spostamento su piazzola limitrofa dell’attuale trasformatore 132kV/5kV di potenza 16 MVA, con funzione di riserva in caso di guasto del nuovo trasformatore di cui al precedente punto;
- ampliamento di una unità di partenza in MT 5kV presso la cabina di ricezione MT (sottostazione a est parallela allo stabilimento produttivo) al fine di realizzare una nuova linea MT per il reparto Monetazione;
- realizzazione di una nuova cabina elettrica MT/BT, per il reparto MONETAZIONE, composta da prefabbricato in c.a. recante dimensioni come indicato sugli elaborati grafici di progetto e composto da platea in c.a., vascone per le distribuzioni, divisori e gli accessori necessari (porte, finestra di aerazione, ecc.);

     Cabina artistico:
- 1 cella di arrivo completa di sezionatore e interruttore generale MT 5kV;
- 2 celle di partenza MT 5kV per TR1MON e TR2 MON;
- 2 trasformatori trifasi+N, di potenza 1.600kVA/ 5kV/400V ;
- 2 interruttori BT per linee artistico;
      Cabina monetazione:
- 1 cella di arrivo completa di sezionatore e interruttore generale MT 5kV;
- 2 celle di partenza MT 5kV per TR1MON e TR2 MON;
- 2 trasformatori trifasi+N, di potenza 1.600kVA/ 5kV/400V ;
- 2 interruttori BT per linee monetazione;

ADEGUAMENTO NORMATIVO DEL PLESSO SCOLASTICO DEL QUARTIERE COGNE – AOSTA

Committente: Amministrazione Comunale Aosta
Servizi resi: Preliminare, definitivo, esecutivo, D.L. e
Coordinamento sicurezza
Importo lavori: € 2.626.676,00
Data intervento: 1998-2002 (opera realizzata)
Superficie coperta: 4.100 m2

L’edificio scolastico costituisce una delle infrastrutture più importanti del Comune di Aosta ed è ubicato in una zona nevralgica della città, il quartiere “Cogne”, oggetto negli ultimi anni, di profonde trasformazioni ed ampliamenti.
L’edificio è costituito da:
• piano seminterrato (auditorio, depositi e locali tecnologici)
• piano rialzato (aule scuola dell’infanzia e elementare, palestra)
• piano primo (aule scuola media)
• piano secondo (biblioteca, locali mensa, uffici segreteria e dirigente scolastico)
L’INTERVENTO PROGETTUALE
L’intervento ha comportato in zona con tessuto urbano ad alta densità di popolazione, il rifacimento del tetto, la sopraelevazione dell’ultimo piano per renderlo abitabile, la ristrutturazione dell’intero stabile, il rifacimento globale degli impianti tecnologici, la creazione di aule particolari come la sala musica, i laboratori di informatica e scienze, la realizzazione di un locale da adibire ad auditorio.
L’impianto di riscaldamento a termosifoni prevede un sistema di regolazione ambiente distinto per ciascuna aula.
L’impianto d’illuminazione prevede la regolazione da pulsante di accensione e modulazione con eliometro che comanda un sistema di gestione centralizzato dell’impianto.
CARATTERISTICHE DIMENSIONALI
Oltre alle zone riservate all’edificio scolastico, si sono ricavati altri spazi funzionali e fruibili dagli abitanti del quartiere, che consistono in un’area adibita a sala conferenza, con accesso autonomo e capienza di 100 persone circa, da adibire per le riunioni di circolo, assemblee genitori, ecc.

REALIZZAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA AREA TERCINOD – AOSTA

Committente: Regione Autonoma Valle d’Aosta
Servizi resi: Preliminare, definitivo, esecutivo, D.L.
Importo lavori: € 1.118.871,00
Data intervento: 1996-1997 (opera realizzata)
Superficie coperta: 1.200 m2

L’edificio è stato concepito tenendo conto che la sovrintendenza ha richiesto la realizzazione di una struttura non intrusiva.
La struttura realizzata su un sito archeologico è costituita da una platea di fondazione superficiale (minore di un metro di profondità).
La sovrastante struttura è in legno ad elementi prefabbricati per dare la possibilità di essere rilocalizzata.
Altra peculiarità dell’intervento è stato il tempo di esecuzione dello stesso di circa 150 giorni.
La strutture e i tamponamenti sono realizzate completamente in legno.
Gli impianti termici sono realizzati con elementi radianti a piastra.
Il sistema d’illuminazione è previsto con regolazione della luce in ciascuna aula con azionamento manuale da pulsante di accensione.

AMPLIAMENTO DELLA SEDE E DELLA SCUOLA “INSTITUT AGRICOLE REGIONAL” (IAR) – AOSTA

Committente: Regione Autonoma Valle d’Aosta
Servizi resi: Definitivo, esecutivo, coord. sicurezza e D.L.
Importo lavori: € 21.066.986,00
Data intervento: 2001-2004 (opera non realizzata)
Superficie coperta: 14.500 m2

L’intervento oggetto della progettazione ha per scopo la ristrutturazione e l’ampliamento dell’Institut Agricole, sito in Regione La Rochère ad Aosta.
In fase progettuale si sono previsti l’adeguamento sismico degli edifici esistenti da conservare (essenzialmente parte degli uffici) demolizioni varie e la costruzione di nuovi edifici sismoresistenti.
In sintesi, il presente progetto prevede che lo IAR si sviluppi in quattro corpi principali, di cui uno, il corpo degli uffici, risulta oggetto di importanti demolizioni parziali e ristrutturazioni.
I rimanenti tre corpi, l’autorimessa, la scuola, il collegio e la palestra vengono realizzati ex-novo, in parte su terreno attualmente non edificato, in parte al posto di edifici esistenti dei quali è prevista la demolizione.
Tutti i corpi di fabbrica sono stati progettati ai sensi dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, recante “Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica”.

 

IMPIANTI TERMICI
Considerata la destinazione d’uso della struttura occorre garantire all’interno degli ambienti delle condizioni microclimatiche tali da
permettere all’organismo umano di vivere e operare in condizioni ambientali non disagevoli nelle stagioni per così dire estreme, inverno, estate o quando le condizioni climatiche esterne non sono favorevoli.
Le funzioni che sono state considerate nel condizionamento degli ambienti sono:
- il controllo della temperatura ambiente;
- il controllo dell’umidità e della qualità dell’aria ambiente
- il rispetto delle prescrizioni minime normative previste per ciascun ambiente con riferimento alle norme generali del settore, alle norme UNI e a quelle di buona tecnica.

IMPIANTO ELETTRICO, DI SICUREZZA E SPECIALI
- Fornitura elettrica: in media tensione e avverrà a sud dei corpi di fabbrica oggetto dell’intervento.
- Energia di soccorso: un gruppo elettrogeno 200kVA
- Energia di emergenza: costituita da UPS potenza 120kVA
- Impianto antintrusione, controllo accessi e TV cc
- Impianto rilevamento incendio
- Impianto diffusione sonora ad uso evacuazione
- Impianto audiovideo auditorium e aule di formazione
- Cablaggio strutturato per rete dati e telefonia
- Supervisione e controllo per la gestione degli impianti
- Regolazione luminosa con eliometro esterno

ILLUMINAZIONE DEL CAMPO SPORTIVO "P. PERUCCA" IN COMUNE DI SAINT VINCENT (idoneo alle riprese RAI)

Committente: Amministrazione Comunale di Saint-Vincent
Servizi resi: Progettazione preliminare, definitiva, esecutiva, D.L.
Importo lavori: € 516.460,00
Data intervento: 1990-1993 (opera realizzata)

STRUTTURA COPERTA PER ATLETICA INDOOR E CAMPI DA TENNIS IN LOCALITÀ TZAMBERLET SITA IN AOSTA

  Committente: RAVA Assessorato Lavori Pubblici
Servizi resi: Progettazione preliminare, definitiva, esecutiva, D.L.
Importo lavori: € 413.170,00
Data intervento: 1998-2000 (opera realizzata)

 

PROGETTAZIONE, DIREZIONE LAVORI ED REALIZZAZIONE SALA POLIVALENTE – GRESSAN

Committente: Banca di Credito Cooperativo Valdostana
Servizi resi: Progettazione, D.L. Coord. sicurezza
e realizzazione sala polivalente
(ATI con le Imprese)
Importo lavori: € 700.000,00
Data intervento: 2000-2001 (opera realizzata)

PREMESSA
L'immobile oggetto dei lavori di completamento della sala polivalente è sito in Comune di GRESSAN.
La particolarità dell’intervento consisteva nel servizio di appalto concorso di progettazione ed esecuzione dei lavori per la realizzazione di una sala polivalente da realizzare nel piano terra dell’edificio esistente adibito a sede della Banca di Credito Cooperativo Valdostana.
Per la partecipazione al bando è stata costituita una Associazione Temporanea di Imprese (ATI), con il servizio di tipo “chiavi in mano”.
Nella fattispecie gli interventi proposti riguardavano il completamento dei locali inferiori del corpo di fabbrica, in quanto esisteva un grande spazio vuoto (oltre 750 m2).
La progettazione si è basata sui seguenti principi fondamentali:
- la ricerca di rendere gradevoli dal punto di vista estetico ed architettonico gli spazi interni, conferendo agli stessi dignità e importanza propri di un luogo deputato ad accogliere attività pubbliche. Ciò è stato reso progettualmente fattibile attraverso la
scelta di idonei materiali e la distribuzione dei locali che privilegia la semplicità dello schema planimetrico.
- la necessità di soddisfare gli standard edilizi ed impiantistici legati al corretto funzionamento dei servizi interessati. A tale proposito si è dovuto adattare la situazione esistente (che presenta alcuni aspetti limitativi di tipo edilizio quali la maglia strutturale
predefinita, la scansione fissa dei serramenti di facciata ecc..) alle prestazioni richieste.
SALA CONFERENZE
Le scelte progettuali sono state determinate dagli elementi strutturali (pilastri) presenti in loco; infatti le due zone laterali a destra e a sinistra della sala, contornate da due file di pilastri, sono state utilizzate per ricavare due percorsi per lato: uno per l’ingresso nella sala e l’accesso ai posti a sedere e l’altro come via d’esodo compartimentata.
Particolare attenzione è stata fatta alla scelta dei complementi di arredo, che in base al budget prefissato, non sono stati penalizzati e si è ricaduto sull’utilizzo di materiale di categoria medio-alta: pavimento in legno, poltrone con tessuto in alcantara, tendaggi di qualità, controsoffitti insonorizzanti, accessori elettronici di primarie marche, ecc.

La sala è dotata dei seguenti locali accessori:
- zona registrazione dei congressisti
- guardaroba e banco bar (buvette)
- sala di 266 posti a sedere
- palco, retropalco e deposito a lato
- una sala regia disposta in modo strategico da poter dominare il locale quattro salette destinate alla traduzione simultanea
- camerini con servizi
- servizi igienici per il pubblico
- locali accessori (depositi, servizi tecnologici, ecc.)

 


 

RIADATTAMENTO DEL REPARTO DI NEUROPSICHIATRIA SITO NELLO STABILE DENOMINATO "EX-MATERNITÀ" IN COMUNE DI AOSTA. (fabbricato soggetto a vincolo storico)

Committente: Regione Autonoma Valle d’Aosta
Servizi resi: Preliminare, definitivo, esecutivo e D.L.
Importo lavori: € 1.671.000,00
Data intervento: 1993-2002 (opera realizzata)

INDICAZIONI SULLE PRINCIPALI DIFFICOLTÀ DI REALIZZAZIONE PER LOTTI
La soluzione architettonica ha richiesto la realizzazione dell’intervento in due fasi costruttive differenti per mantenere in funzione il reparto. Inoltre si è dovuto far fronte alle interferenze con le atre attività presenti nello stabile (scuola, ambulatori, uffici, sala conferenze e corsi).

Particolarmente problematico è stato l’intervento di realizzazione del rinforzo strutturale con la presenza e l’impossibilità di dislocare altrove l’archivio storico dell’assessorato alla sanità. Altro problema risolto è quello dell’accessibilità alla struttura nelle varie fasi per garantire le necessità di funzionamento del reparto che si trova al piano rialzato, come quelli relativi all’accessibilità al piano primo sede degli ambulatori e al piano rialzato, le lettighe dei pazienti, il vettovagliamento e derrate alimentari il tutto con la costruzione di un ascensore di servizio.

È stato risolto il problema dell’accessibilità dei pazienti al giardino durante il secondo lotto d’intervento. In fase d’esecuzione per lotti si è dovuto provvedere al mantenimento in servizio con allacciamenti provvisori di tutte le componenti impiantistiche sotto richiamate, nonché la realizzazione delle opere provvisionali per la compartimentazione del cantiere dalla restante porzione di reparto. Durante i lavori si è avuto cura di risolvere le interferenze tra cantiere e utenza durante la fase di trasloco da una porzione all’altra del reparto.
PRINCIPALI PROBLEMATICHE E DOTAZIONI IMPIANTISTICHE
La soluzione impiantistica adottata è costituita dalla realizzazione di un cavedio tecnico nel corridoio di servizio e ciò in considerazione al fatto che la principale problematica del reparto è costituita dalla sicurezza dei pazienti instabili mentalmente. Tale soluzione ha permesso di eliminare dalle stanze di degenza tutti i passaggi degli impianti sotto richiamati in maniera da garantire il migliore grado di sicurezza possibile contro operazioni vandaliche, manomissioni.
La struttura è dotata dei seguenti impianti:
- impianto termico e di condizionamento estivo ed invernale
- impianto idrico e sanitario
- impianto idrico antincendio
- impianto trattamento aria
- impianto gas medicali
- impianto rilevamento fumi
- impianto chiamata infermiere
- impianto elettrico di illuminazione e forza motrice
- impianto di videosorveglianza a TVCC
- sistema controllo accessi
- gruppo di continuità

ALLARGAMENTO ED ADEGUAMENTO DELLA STRADA COMUNALE IN LOCALITÀ CHAMPAPON NEL COMUNE DI SAINT- CHRISTOPHE

Committente: Comune di Saint-Christophe
Servizi resi: Preliminare, definitivo, esecutivo e Coordinamento sicurezza
Importo lavori: € 2.365.000,00
Data intervento: 2003-2013 (opera realizzata)

La corretta organizzazione del traffico richiede una serie coordinata di interventi atti a determinare un miglioramento della capacità di trasporto dell’intero sistema viario.
La strada attuale utilizzata come tale dal 1970 circa, quando è stato intubato il canale Champapon, ha una larghezza massima di 3 m, con strozzature fino a 2,50 m con conseguenze sia per la circolazione automobilistica sia per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il canale irriguo, intubato negli anni 70’ con tipologie dell’epoca, (tubi in cemento del diametro di 80 cm) interrato a circa 40 cm dal manto stradale, presenta perdite in più punti, dovute in parte all’assestamento ed al passaggio di veicoli pesanti che vanno a gravare su una struttura che non era stata predisposta per quello scopo e che pertanto sarà sostituito con una nuova condotta più idonea e sicura.

L’intervento nella sua globalità si propone di:
- ampliare la sede stradale
- rettificare il tracciato
- dividere la viabilità veicolare da quella pedonale mediante la creazione di un marciapiede
- dotare l’intero tracciato di protezione sui muri a valle
- predisporre un’adeguata rete di smaltimento delle acque meteoriche
- realizzare l’illuminazione pubblica
- predisporre tubazioni per reti tecnologiche future
- sistemare la viabilità rurale e pedonale che interseca quella veicolare
- armonizzare l’intervento inserendo staccionate in legno
- sostituire il canale irriguo “Champapon” ed annessi pozzetti di derivazione.

SISTEMAZIONE TRATTI DI STRADA IN LOCALITÀ CHAMPAGNE IN COMUNE DI VILLENEUVE – (AO)

Committente: Comune di Villeneuve
Servizi resi: Preliminare, definitivo, esecutivo e Coordinamento sicurezza
Importo lavori: € 670.000,00
Data intervento: 2001-2007 (opera realizzata)
   

PROBLEMATICHE ED ESIGENZE
A seguito di vari incontri e di predisposizioni di studi di fattibilità, veniva espressamente richiesto, dall’Amministrazione Comunale, di procedere secondo le indicazioni fornite:
- viabilità “zona scolastica” mediante ampliamento della strada a nord della scuola, con accesso della regionale e a senso unico fino all’incrocio con la zona industriale;
- viabilità “zona industriale” dal passaggio a livello fino al bivio area sportiva con creazione di una rotonda presso l’ex passaggio a livello, sistemazione viaria con ampliamenti, creazione marciapiedi, illuminazione, arredi, ecc.;
- viabilità “relativa alle interferenze con la viabilità regionale” creazione di una rotonda sulla nuova regionale prima del sottopasso autostradale per Introd, disimpegnante gli accessi a Villeneuve, alla scuola ed alle valli laterali e alla creazione di ulteriore rotonda sulla nuova regionale disimpegnante lo svincolo in entrata e uscita dalla strada statale con annessi svincoli, marciapiedi, illuminazione, arredi, ecc.
Le varie fasi progettuali hanno portato ad un evoluzione del progetto anche a seguito di confronti con la Comunità Montana Grand Paradis e la Regione Autonoma Valle d’Aosta – Assessorato del Territorio, Ambiente e Opere Pubbliche, Direzione opere Stradali.
Al fine di un idonea armonizzazione con le indicazioni generali previste dalle direttive per la redazione adozione e attuazione dei piani urbani del traffico (art. 36 del decreto legislativo 30-04-1992, n° 285 e del Nuovo Codice della Strada) si è tenuto conto dei seguenti obiettivi e indicatori fondamentali:
- migliora memento delle condizioni di circolazione (movimento e sosta);
- miglioramento della sicurezza stradale
- riduzione degli inquinamenti atmosferico e acustico
- risparmio energetico
- osservanza strumenti urbanistici
- rispetto valori ambientali

RIFACIMENTO DEGLI IMPIANTI TECNICI E MESSA A NORMA IN GENERE DEL CASTELLO SARRIOD DE LA TOUR, IN COMUNE DI ST. PIERRE  – (AO)

Committente: Regione  Autonoma  Valle  d'Aosta - Assessorato  Istruzione e Cultura Dipartimento Soprintendenza per i beni e le attività culturali
Servizi resi: Progettazione preliminare, definitiva, esecutiva, direzione lavori, e coordinamento sicurezza
Importo lavori: € 1.052.096,00
Data intervento: 2000-2003 (opera realizzata)
   

PROBLEMATICHE E CARATTERISTICHE EDIFICIO
Questo maniero, aderente nei suoi caratteri architettonici allo stile medievale, si è ampliato nel corso del tempo, subendo modifiche alla struttura originaria che si componeva di una sola antica torre. L'edificio è stato abitato fino al 1922 dalla famiglia Sarriod, pertanto l'interno si presenta ben conservato. La struttura medievale, nonostante i successivi rimaneggiamenti, è stata rispettata e i locali sono in buono stato.
Le problematiche affrontate nello svolgimento dell’incarico sono essenzialmente connesse: alle caratteristiche dell’edificio, alla sua messa a norma sia per l’aspetto impiantistico che per quello concernente l’accessibilità ai disabili.
L’accessibilità delle persone disabili è stata risolta con la creazione di percorsi dedicati e la realizzazione di un ascensore, vista la particolare morfologia del terreno e la mancanza di collegamenti verticali.
Il superamento del dislivello con l’ascensore ha comportato il taglio di un solaio, con la necessità di effettuare un successivo intervento di rinforzo strutturale per assorbire le sollecitazioni dinamiche della struttura dell’ascensore e l’indebolimento del maschio murario dovuto al relativo taglio.
Particolare attenzione è stata posta all’illuminazione degli oggetti esposti, estremamente vari nel loro complesso e al progetto espositivo nel suo insieme.
Altrettanta cura è stata posta nello studio degli impianti di riscaldamento, antincendio, rilevamento fumi, antintrusione e TVCC per adeguare la struttura agli standard di confort ambientali attuali con i limiti di una struttura medioevale con evidenti vincoli di carattere monumentale: totale assenza di passaggi o predisposizioni per questa tipologia di servizi. 
Il criterio base adottato nella progettazione della luce negli spazi espositivi è stato sia di focalizzare l’attenzione sugli oggetti esposti mediante un sistema di illuminazione artificiale atta ad interagire con gli oggetti d’arte esposti, sia di dare lettura del “contenitore” una vera miniera di informazioni e un prezioso scrigno di opere d’arte.
Nella scelta degli apparecchi illuminanti si è prestata particolare cura a quelle fonti luminose che permettessero di ottenere l’obiettivo fissato senza compromettere la conservazione degli oggetti esposti.
Particolare attenzione è stato posta, inoltre, al tema del risparmio energetico, dei costi di manutenzione e alla ricerca del posizionamento dei frutti e degli apparecchi al fine di una armoniosa integrazione con il contesto storico e monumentale esistente da salvaguardare.
La conformità dei locali e la possibilità di utilizzare, in qualche caso, i vecchi tracciati delle linee elettriche hanno fatto si di utilizzare un sistema BUS per l’impianto di illuminazione e di forza motrice al fine di diminuire la quantità di cavi elettrici e di facilitare il controllo e la gestione degli impianti.
Per quanto riguarda il riscaldamento si è utilizzata la più disparata tipologia impiantistica per adattarla alle esigenze delle varie sale, come pavimento radiante nei locali su terreno, ventil convettori e unità di trattamento aria inseriti nelle boiserie e nei preesistenti camini per i piani superiori, fino al collocamento della centrale termica nella torre nord ovest per mascherare al suo interno il camino.

ADEGUAMENTO E POTENZIAMENTO DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI E STRUTTURALI CON ADATTAMENTO ALLE NORMATIVE DI SICUREZZA E ANTINCENDIO DEL CASTELLO SAVOIA IN COMUNE DI GRESSONEY-SAINT-JEAN.  – (AO)

Committente: Regione  Autonoma  Valle  d'Aosta - Assessorato  Istruzione e Cultura Dipartimento Soprintendenza per i beni e le attività culturali
Servizi resi: Progettazione preliminare, definitiva, esecutiva, direzione lavori, e coordinamento sicurezza
Importo lavori: € 800.000,00
Data intervento: 2000-2007 (opera realizzata)

Il castello fu costruito tra il 1899 e il 1904 su espresso desiderio della Regina Margherita di Savoia che vi soggiornò, durante i mesi estivi, fino al 1925. Si erge ai piedi del Colle della Ranzola, nella località denominata "Belvedere" e domina tutta la vallata fino al ghiacciaio del Lyskamm. Immerso nel verde di un parco, l'edificio evoca un maniero medievale costituito da un nucleo centrale cui si affiancano 5 torrette cuspidate, l'una differente dall'altra. Il castello fu progettato dall’architetto Emilio Stramucci (ideatore delle decorazioni neobarocche per il Palazzo Reale di Torino ed il Quirinale di Roma) in stile medioevale, descritto come “stile lombardo del secolo XV”, assai in uso nella Francia e nella Savoia, regione d’origine dei sovrani regnanti. L’esterno è rivestito in pietra da taglio grigia proveniente dalle cave di Chiappey a Gressoney, di Gaby e di Vert (Donnas). Il castello si articola su tre piani: il pianterreno con i locali da giorno, il piano nobile con gli appartamenti reali ed il secondo piano (non visitabile), riservato ai gentiluomini di corte; i sotterranei ospitano le cantine. 
La proposta progettuale prevedeva l’adeguamento della struttura per garantire l’accessibilità anche alle persone disabili, l’adeguamento degli impianti alle attuali normative, nonché il posizionamento di quelli necessari per la videosorveglianza e la lotta antincendio.
La proposta progettuale garantisce l’accessibilità delle persone disabili a tutti i livelli e la realizzazione delle uscite di sicurezza per la lotta antincendio, anche tenendo conto della possibilità di adibire il salone del piano terreno a locale di pubblico spettacolo per manifestazioni,  senza alterare le valenze monumentali del castello attraverso:

  • la realizzazione di un ascensore nella torre, come superamento dei dislivelli verticali per l’accessibilità ai piani;
  • il recupero e adeguamento di tutte le scale presenti, come uscite di sicurezza e d’esodo in caso d’incendio;
  • la regolazione dei flussi turistici in percorsi definiti, per evitare passaggi impraticabili e condizioni di affollamento non consentite dalla vigente normativa, anche in considerazione della possibilità di effettuare manifestazioni  di pubblico spettacolo all’interno del castello.

La proposta progettuale prevede il recupero delle vecchie cucine come biglietteria e servizi igienici, nonché  centrale tecnologica:

  • centrale termica a gas con annesso deposito di combustibile GPL;
  • centrale idrica con gruppo di pompaggio antincendio, vasche di riserva idrica, anche con il recupero dell’acqua della sorgente originaria del castello;
  • centrale elettrica con quadro generale;
  • centrale monitoraggio e controllo antincendio e TVCC.

Le principali difficoltà nella realizzazione degli interventi sono state di tipo:

  • strutturale: realizzazione del vano corsa dell’ascensore all’interno della torre per il superamento delle barriere architettoniche nei tre livelli visitabili del castello;
  • architettonico: realizzazione del recupero delle scale preesistenti e nella definizione dei  cavedi tecnici e dei passaggi per i vari impianti tecnologici;
  • impiantistico: realizzazione nuovi impianti elettrici, antintrusione, rilevamento fumi, TVCC, e di riscaldamento e l’inserimento dei terminali degli impianti speciali in maniera non invasiva tenendo conto delle boiserie, degli affreschi e delle decorazioni interne; 
  • gestionale: creazione della biglietteria e dei servizi igienici per il pubblico e i dipendenti, nonché nella regolazione del flusso turistico con la definizione dei percorsi per la sicurezza antincendio senza modificare l’originario impianto del castello.

IMPIANTO CLIMATIZZAZIONE DEL MAR - MUSEO ARCHEOLOGICO DI AOSTA

Committente: Regione  Autonoma  Valle  d'Aosta - Assessorato  Istruzione e Cultura Dipartimento Soprintendenza per i beni e le attività culturali
Servizi resi: Progettazione preliminare, definitiva, esecutiva, direzione lavori, e coordinamento sicurezza
Importo lavori: € 352.000,00
Data intervento: 2005-2007 (opera realizzata)

Il Museo è ospitato in uno stabile che sorge dove, al tempo di Augusta Praetoria, s’innalzava la Porta Principale Sinistra. In parte trasformata in fortilizio medievale, dal 1633 divenne Monastero della visitazione dell’ordine di Santa Giovanna di Chantal. Nel 1802, nel periodo Napoleonico, le monache vennero allontanate, per ricavare una caserma, denominata dapprima “della Visitazione” e, in seguito, Challant.
Nella stessa sede, oltre all’esposizione permanente del Museo Archeologico Regionale trovano sede gli uffici dell’assessorato ai beni archeologici.
Le sale del MAR-Museo Archeologico Regionale presentano testimonianze significative della presenza dell’uomo nel territorio valdostano, dalla Preistoria al Medioevo.
Il recente allestimento permette al visitatore, superata la sala dedicata al collezionismo, di accedere ad un percorso cronologico che copre un ampio arco temporale; con il nuovo assetto sono stati predisposti supporti multimediali interattivi e molte delle vetrine sono state dotate di cassetti utilizzabili dagli utenti per scopi didattici.
Il recente allestimento permette al visitatore, superata la sala dedicata al collezionismo, di accedere ad un percorso cronologico che copre un ampio arco temporale; con il nuovo assetto sono stati predisposti supporti multimediali interattivi e molte delle vetrine sono state dotate di cassetti utilizzabili dagli utenti per scopi didattici.
L’epoca preistorica e protostorica sono rappresentate dai reperti provenienti dai primi insediamenti umani nel territorio valdostano e dalle stele antropomorfe rinvenute nell’area megalitica aostana di Saint-Martin-de-Corléans.
Gli spazi aventi come tema l’epoca romana comprendono gli allestimenti dedicati ad Augusta Prætoria, ai riti funerari e all‘epigrafia, ai culti, all‘edilizia pubblica, alla dimensione domestica e alla cura della persona.
La restante porzione di fabbricato è adibita a mostre temporanee di artisti famosi di fama internazionale come Klee, Depero, Guttuso, Kandinsky, che per il valore inestimabile delle opere esposte necessitano della creazione di condizioni ambiente molto particolari. 

Le fondazioni o i musei proprietari delle opere e responsabili della loro conservazione fissano i parametri microclimatici dei locali entro i quali le opere devono essere esposte; inoltre, richiedono il monitoraggio costante delle condizioni ambientali e la verifica della funzionalità degli stessi.In particolare devono essere mantenuti valori di temperatura e umidità costanti indipendentemente dalla condizioni di temperatura e umidità esterne e dei carichi endogeni dei visitatori presenti, nelle più disparate condizioni di affollamento.

L’impianto di condizionamento deve pertanto essere in grado di mantenere le impostate condizioni di temperatura e umidità ambientale prescritte in maniera indipendente in ciascun locale condizionato, in quanto l’esposizione e l’affollamento le possono variare in maniera consistente e repentina (esempio facciata esposta all’irraggiamento solare per la rotazione del sole nell’arco della giornata o gruppo di visitatori con guida che migra da una stanza all’altra).

A complicare ulteriormente la realizzazione dell'opera, è l'inserimento di apparati tecnologici all’interno di una struttura di valore storico e monumentale dove originariamente non erano stati previsti i passaggi di questa tipologia d’impianto e in particolare, dei canali per il ricambio dell’aria. Ne risulta la particolare richiesta di effettuare la mitigazione dell’impatto visivo delle centrali di produzione del caldo e del freddo, delle reti e dei terminali di distribuzione.
L’impianto è del tipo a ventilconvettori, con ricambio dell’aria meccanizzato per ridurre le dimensioni dei canali e mobiletto di deumidificazione locale che permette il controllo della temperatura impostata con uno scostamento inferiore di +/- 1°C e dell’umidità relativa con uno scostamento inferiore del +/- 5%.
Per risolvere il problema tecnico sono state affrontate le seguenti problematiche:

  • utilizzo dei locali del sottotetto per il collocamento delle macchine di trattamento aria, inserite all’interno dei locali opportunamente smontate, mediante la creazione di  piazzole di carico e scarico sul tetto in corrispondenza degli abbaini;
  • utilizzo dei locali interrati per l’alloggiamento delle caldaie, dei gruppi frigo e delle torri evaporative; queste ultime, tramite soffitto grigliato, scaricano il calore estratto all’interno dei locali  nel cortile interno del fabbricato con un adeguato mimetismo;
  • utilizzo del sottotetto, dei passaggi negli androni adiacenti alle scale, nei riempimenti delle volte, con la creazione di mascheramenti esterni con controsoffitti e cartongessi per il passaggio dei canali e delle reti di alimentazione elettriche;
  • utilizzo di bocchette e terminali adatti alla caratteristiche delle sale e collocati a soffitto, a pavimento e a parete a seconda delle necessità delle singole sale espositive e delle possibilità costruttive della struttura in maschio murario in pietra e malta;
  • utilizzo di sonde e terminali ad elevato grado di precisione per adeguarsi alle richieste delle opere d’arte esposte;
  • sistema di controllo e telegestione, con possibilità continuativa di monitoraggio e memorizzazione dei dati con scansioni temporali fino al minuto primo e quindi in grado di rilevare ogni perturbazione esterna al microclima ambientale.    

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